28/29 FEBBRAIO – “FORA FEBRARO”
🔥 FORA FEBRARO
CHE MARZO L’È QUA 🔔
“Trascorso l’inverno si rientrava allo sbocciare dei fiori, dei pascoli, della natura meravigliosa, dopo che questa era stata risvegliata dai giovani innamorati nell’ultimo giorno di febbraio.
Era tutto un vivace scampanellare per la via del paese, i canti della tradizione chiamavano la primavera:
“Fora Febraro che marzo l’è qua!(…)”
La gioia, e il desiderio della vita, si manifestava col fracasso dei campanacci che volevano risvegliare una terra in gran lunga ancora coperta dalla neve. Un fuoco acceso sulla cima del paese bruciava l’inverno ormai trascorso, si rinnovava una tradizione primordiale…
I giovani, speranza del futuro, venivano scherzosamente accoppiati, come la terra con il cielo, uno sposalizio simbolico ricco di speranza di raccolti, di frutti e di abbondanza.
Tutti i villaggi delle nostre montagne
brillavano della meraviglia di questi fuochi ancestrali.”
VIGILIA DI NATALE – IL NUTRIMENTO DEL BESTIAME A MEZZANOTTE
Buone Feste a tutti, di cuore, ricordando un’antica Tradizione!
Il nonno raccontava, e ricordava, ciò che a sua volta aveva imparato dai gesti antichi di suo nonno, e così via di generazione in generazione, da cuore a cuore, fino a noi, a cui spetta mantenere viva la memoria di quei momenti di ringraziamento tanto sentiti e giusti. In questa notte così speciale, Santa e magica allo stesso tempo, la voce della tradizione, quella che nemmeno l’inesorabile scorrere del tempo può far affievolire, si fa viva e più che mai forte. Mentre ancora ardeva il ceppo scoppiettante nel focolare, in questa notte di Vigilia, il nonno ricordava che all’udire il suono delle campane battere la mezzanotte ci si recava assieme nella stalla, ogni casa ne aveva una, a dar da mangiare agli animali… In quella notte così fredda, ma così carica di speranza e di rinascita era giusto ringraziare anche il proprio bestiame, quei compagni di vita e di sacrifici, riservando loro con generosità una parte del fieno migliore che stagionava e riempiva del suo speciale profumo le soffitte. C’era qualcosa di speciale in quella notte, nella mangiatoia, un gesto di ringraziamento, di nutrimento, di arricchimento interiore ed esteriore…
Con questo piccolo ricordo, col cuore colmo dello sguardo e della voce del nonno, siamo pronti a ripetere e ad alimentare ancora una volta questa piccola tradizione…
Cogliamo così l’occasione per porgere a tutti i più sinceri e calorosi auguri di un felice e sereno Natale!